Emmanuìl Roidis (Siro, 1836 – Atene, 1904) è tra i protagonisti della rinascita delle lettere greche dell’Ottocento. Nato a Siro nel 1836, da famiglia altolocata e benestante, Emmanuìl Roidis nel 1855 si trasferisce a Berlino dove inizia studi filologici e filosofici, interrotti per motivi di salute. Dal 1859 lo ritroviamo ad Atene, giovane giornalista entusiasta per la cacciata di Re Ottone, e nel 1866 dalla sua penna esce il celebre romanzo satirico La Papessa Giovanna, che gli varrà la scomunica. Seguono anni di vita mondana e intensa attività culturale, ma nel 1873 con un crollo in borsa perde quasi tutto. Direttore della Biblioteca Nazionale a fasi alterne, a seconda dei governi del momento, dal 1885 in poi si schiera apertamente per una lingua più accessibile al popolo, pur continuando a scrivere in katharevousa, la lingua colta. Seguono anni di povertà e la bella casa in centro lascia il posto a una casupola nei vicoli della Plaka. Muore nel 1904 ad Atene, stroncato da un infarto.